Stai sperimentando difficoltà a seguire conversazioni, necessità di alzare il volume di radio e televisione o sensazione di “sentire ma non capire”?
Negli ultimi anni, numerose ricerche scientifiche hanno evidenziato una stretta correlazione tra calo dell’udito – o ipoacusia e decadimento cognitivo. Comprendere questa relazione è fondamentale per la prevenzione e il mantenimento della salute cerebrale, soprattutto con l’avanzare dell’età. Presso Centro Udito, con sedi a Pisa, Lammari (LU) e Pietrasanta, offriamo test audiometrici gratuiti per aiutare a monitorare la salute uditiva e proteggere il benessere cognitivo.
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I dati scientifici: cosa ci dice la ricerca
Il rapporto 2024 della commissione Lancet evidenzia che l’ipoacusia, ovvero la perdita uditiva, è il principale fattore di rischio modificabile per la demenza, più di altre condizioni come il fumo o l’ipertensione. Calo dell’udito e decadimento cognitivo sono quindi estremamente correlati. La commissione Lancet raccomanda interventi tempestivi, come screening uditivi regolari e l’uso di apparecchi acustici, per migliorare l’udito e, conseguentemente, ridurre il rischio di sviluppare demenza.
Inoltre, il rapporto sottolinea che il coinvolgimento sociale e la stimolazione cognitiva possono amplificare i benefici, suggerendo che la gestione dell’ipoacusia deve diventare una priorità nella salute pubblica per preservare la funzione cognitiva nel tempo. Fonte
Il motivo è duplice:
- da un lato, la perdita uditiva porta a un minor stimolo delle aree cerebrali coinvolte nell’elaborazione del suono, accelerando la degenerazione neuronale;
- dall’altro, l’ipoacusia contribuisce all’isolamento sociale, un noto fattore di rischio per la demenza.
Un altro studio pubblicato sulla rivista JAMA Neurology ha rilevato che gli anziani con ipoacusia hanno una probabilità del 24% maggiore di sviluppare decadimento cognitivo rispetto ai loro coetanei con udito normale.
Ipoacusia e decadimento cognitivo: come la perdita uditiva influenza la mente
La perdita uditiva non trattata può avere un impatto devastante sul funzionamento mentale:
Carico cognitivo aumentato: Quando l’udito è compromesso, il cervello deve lavorare più duramente per decifrare i suoni, sottraendo risorse ad altri compiti cognitivi come la memoria o la concentrazione.
Isolamento sociale: La difficoltà di comunicazione può portare a evitare situazioni sociali, aumentando il rischio di depressione e declino cognitivo.
Atrofia cerebrale: L’inattività delle aree cerebrali deputate all’udito può portare a una vera e propria riduzione del volume cerebrale nel tempo.

I benefici di un intervento precoce
La buona notizia è che intervenire tempestivamente sulla perdita uditiva può ridurre significativamente il rischio di ipoacusia e decadimento cognitivo. L’utilizzo di apparecchi acustici, ad esempio, è associato a un rallentamento del deterioramento delle funzioni cognitive.
Un importante studio osservazionale condotto su oltre 2.000 persone ha evidenziato che gli utilizzatori di apparecchi acustici mostrano un declino cognitivo più lento rispetto a chi non tratta la propria ipoacusia. Questo suggerisce che la protezione dell’udito può tradursi in una protezione della mente.
Ipoacusia e decadimento cognitivo: perché eseguire un test audiometrico gratuito?
A Centro Udito ci impegniamo a promuovere la salute uditiva e cognitiva attraverso una prevenzione efficace. Un test audiometrico gratuito è il primo passo per:
Rilevare precocemente eventuali segnali di ipoacusia.
Valutare la necessità di eventuali soluzioni audioprotesiche.
Monitorare la salute dell’udito nel tempo.
Ipoacusia e decadimento cognitivo possono quindi essere ritardati notevolmente nel tempo. Non sottovalutare piccoli segnali come la difficoltà a seguire conversazioni, la necessità di alzare il volume di radio e televisione o la sensazione di “sentire ma non capire”.
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Il nostro approccio alla salute uditiva
Nel nostri centri:
Utilizziamo strumentazioni all’avanguardia per diagnosi precise.
Offriamo consulenze personalizzate per trovare la soluzione acustica più adatta.
Seguiamo ogni paziente con un programma di assistenza continua.
Inoltre, siamo convinti che la prevenzione sia il miglior alleato della salute: per questo consigliamo di effettuare un controllo audiometrico annuale dopo i 55 anni, anche in assenza di sintomi evidenti.
Conclusione
La perdita uditiva non è solo una questione di orecchie, ma riguarda l’intero benessere della persona, inclusa la salute mentale. Prevenire ipoacusia e decadimento cognitivo è possibile anche partendo dall’udito.
Non rimandare: proteggi la tua mente, proteggi il tuo udito. Vieni a trovarci in una delle nostre sedi e approfitta del test audiometrico gratuito.
Per maggiori informazioni, visita il nostro sito: www.centroudito.eu
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Fonti:
The Lancet Commission on Dementia Prevention, Intervention, and Care (2020)
JAMA Neurology, “Association of Hearing Impairment and Cognitive Decline in Older Adults”